I Turbosafary leggono una storia ai bambini di Serendipità e insieme a loro ricostruiscono i pezzi della storia e svolgono una missione: ricomporre il libro e salvare l’isola di Ö.

Quella che stiamo per raccontarvi, è la storia di un posto che esiste veramente, anche se in pochi ci credono. E’ la storia di un posto magico, abitato da animali che nessuno di noi ha mai visto qui sulla terra. Non esistono esseri umani, né esistono macchine. Esiste solo la natura, una natura fantastica, che convive in modo perfetto con le altre creature, fino a diventare quasi una cosa sola.

Si tratta di un’ isola sospesa nell’aria, nel posto più lontano del mondo, la chiamano l’isola di Ö, nessuno sa bene come si pronunci, quindi ognuno la chiama in un modo diverso. Qualche uomo avventuroso dice di esserci arrivato vicino, ma tutti dicono che è troppo lontana per poterla visitare o anche solo per poterla toccare.

L’ armonia, la pace e il rispetto reciproco hanno sempre regnato su quest’isola, grazie soprattutto al Re Ico. Egli non è il classico Re che siamo abituati a vedere sui libri, con la corona e la servitù. Si tratta di un Re magico, metà albero e metà animale, le sue sembianze non ci sono ancora ben chiare, alcuni dicono che cambi aspetto in base al suo umore, ciò che sappiamo per certo è che regnava sull’isola con bontà e amore verso ogni singola creatura.

Un giorno, suo fratello Yetto, invidioso da sempre del rispetto che tutti avevano verso Ico, decise di fargli un dispetto. Iniziò a rubare, spezzare, nascondere e rovinare pezzi dell’isola, della natura, delle creature e preso da un attacco di rabbia, lanciò lontano lontano questi pezzi.

Da quel momento la vita sull’isola non fu più la stessa, l’equilibrio sul quale le creature vivevano in armonia era crollato. L’isola di Ö aveva perso i suoi colori, la sua magia e il suo splendore. Il Re Ico, disperato sapeva che per riportare la pace sull’isola avrebbe dovuto ritrovare i pezzi che il fratello aveva lanciato lontano.

Dall’alto della sua isola, lassù nel cielo, nel posto più lontano del mondo, si mise a guardare sulla terra per cercare i pezzi mancanti. I suoi super occhi cercarono per giorni e notti intere, senza mai riposare. Dopo sette mesi finalmente li vide. Tutti i pezzi erano nascosti proprio qui, dove siamo noi ora.

E qui entriamo in gioco noi, il Re Ico aveva bisogno di qualcuno che gli recuperasse i pezzi, perché non poteva allontanarsi dalla sua isola.

Qualche giorno fa il Re Ico ci ha mandato una lettera:

Cari ragazzi di Turbosafary, vi ho scelto tra milioni di miliardi di esseri umani, per ristabilire l’equilibrio sull’isola di ö.

Dovrete andare alla scuola materna di Osimo, raccontare la storia della mia isola e dei suoi abitanti, e con l’aiuto del libro magico che vi ho mandato, trovare i pezzi mancanti che li sono nascosti.

Ricomponendo le pagine e le immagini del libro, ricomporrete anche la mia amata isola.

Per fare questo però, dovrete chiedere l’aiuto dei bambini della scuola perché non potreste farcela da soli.

Confido nel vostro aiuto e in quello dei bambini,

la mia isola e i suoi abitanti hanno bisogno di voi, per ritrovare la pace.

Saluti, Re Ico