3ttman, THE EVOLUTION CHAIN, Murales c/o cisterna binario 1, Stazione ferroviaria, Fabriano

Mi ha molto interessato il formato del muro che Pop Up! mi ha proposto perché è un oggetto fuori dal comune. Io ho sempre dipinto muri piatti e mi ha incuriosito l’idea di dipingere una struttura rotonda. Ho cercato una specie di racconto “circolare”, che sempre ritorna all’inizio, come un circolo vizioso o una storia senza fine, che inviti le persone a camminargli intorno e anche a venire in Stazione… così mi è venuta in mente l’idea della catena dell’evoluzione.

Per me il muralismo è anche un modo di fare che fa riflettere il pubblico sul tema dell’ambiente. La base del muralismo, così com’è nato a suo tempo in Messico, aveva una forte componente socio-culturale e anche io cerco di raccontare qualcosa… in questo caso si tratta della storia dell’evoluzione umana secondo il mio punto di vista, un po’ ironico e senza pretese…

L’opera si chiama The Evolution Chain e il suo nome indica una nuova versione della teoria di Darwin. E’ la storia senza fine della stupidità umana.

Inizia con il mondo vegetale, rappresentato da un albero, poi arriva un dinosauro e dopo un pesce e dopo ancora una scimmia che beve da un calice perché vuole trasformarsi e migliorare, essere di più di quello che è già; così si trasforma in uomo, ma l’uomo è un po’ tonto… poi c’è la donna, che è l’unica un po’ più intelligente che cammina in senso contrario, che cerca di spezzare il senso della catena… poi c’è un essere mitologico, un essere spirituale che è l’uccello che può volare e per questo è una specie di divinità che potrebbe essere l’unico capace di combattere ciò che arriva dopo, e ciò che arriva dopo è una specie di uomo-robot che rappresenta il futuro e che sta bruciando l’albero… e così arriviamo alla fine del cerchio dove tutto inizia daccapo…

Questi personaggi sono tutti incatenati tra di loro per rappresentare il vincolo che unisce tutti noi e ci fa parte dello stesso sistema.

A me interessa molto questa tematica perché sono preoccupato per la Terra e quello che stiamo facendo con questo mondo in cui viviamo… ma non voglio essere pretenzioso né dare lezioni, per questo scelgo un modo molto colorato di esprimermi, quasi infantile, come se fosse una storia raccontata ai bambini…