Uno romano, l’altro tarantino, il primo è un lui, l’altro è una lei, entrambi del 1982; tra i più noti street artist italiani, consacrati anche all’estero. I loro pseudonimi derivano da stencil e legge, in riferimento a due diversi aspetti del loro lavoro. Dal 2001 la loro tecnica è in continua evoluzione, costantemente condizionata da un forte sguardo alle sperimentazioni. Introducono prima la Hole school, che applica la mezzatinta allo stencil, cambiandone la percezione in base alla distanza dell’osservatore. Poi iniziano a usare lo Stencil poster, processo da loro inventato che consiste nell’incollare al muro la matrice. L’azione degli agenti naturali svela in seguito l’interezza dell’opera, che con il passare del tempo si trasforma. A differenza dello stencil canonico, la tecnica della distruzione della matrice rende l’intervento non riproducibile e quindi unico.
Volti sconosciuti e fitte trame astratte perfettamente inserite nell’architettura urbana, si trovano oggi su pareti gigantesche a Parigi, New York, Londra, Shangai, Barcellona, Roma. Hanno partecipato ai più importanti festival a livello internazionale, come il Living Walls di Atlanta e il Nuart Festival di Stavanger in Norvegia.