LUCAMALEONTE, Murales sulla pesa, Fattoria Petrini, Monte San Vito.

Le produzioni di Lucamaleonte, uno degli artisti senza dubbio più importanti della scena italiana, sono intrinsecamente legate alla volontà dello stesso di esprimere attraverso la pittura le personali fascinazioni. I contesti naturali, il mondo animale, entrano a contatto con il luogo di lavoro, con la personale ricerca sui bestiari e sul mondo classico. I temi trattati nonché i protagonisti delle sue opere, sono direttamente legati ai luoghi dove l’interprete va a lavorare, in quella che diviene quindi una personale ed approfondita rielaborazione del contesto. Volontà dell’artista è quella di stimolare, attraverso vibranti analogie dove la natura e gli animali rappresentano l’ideale canale tematico, riflessioni sulla vita moderna, sulla quotidianità, dando vita ad intense e taglienti riflessioni.

La location è particolarmente importante, Lucamaleonte sviluppa la propria opera su questa piccola struttura della Fattoria Petrini a Monte San Vito, specializzata nella produzione di olio biologico e scelta da Expo 2015 per rappresentare la Regione Marche nella sezione “La potenza del saper fare” al Padiglione Italia.

L’opera è ovviamente dedicata all’ulivo, simbolo di purezza, pace eterna e di legame viscerale tra le terra e l’essere umano. La scelta dell’autore è quella di una rappresentazione a 360°, l’immagine infatti raccoglie frutti, rami, foglie e contesto naturalistico, per un intervento capace di inserirsi nel panorama circostante nel migliore dei modi. L’interprete gioca con gli elementi naturali circostanti, immergendo la propria pittura all’interno degli stessi ed al tempo stesso raccogliendo gli stimoli della flora e della fauna locali. Se la scelta delle piante inevitabilmente ricade sull’ulivo, quella del falco che accompagna la composizione è direttamente legata al particolare spot. Nella strada che conduce infatti alla fattoria, da diversi anni è possibile vedere due falchi ad amoreggiare e sorvegliare il territorio.

Lucamaleonte realizza tre etichette limited edition per l’olio extra vergine d’oliva bio Raggia, San Vito e Sei Colli, che la Fattoria Petrini presenta ad Expo 2015; le stesse fanno parte di un paniere di prodotti marchigiani caratterizzati da etichette d’artista in edizione limitata, nell’ambito del progetto Pop Up! Label Art che coglie le vocazioni innate del territorio, quelle della terra e dei suoi prodotti e le promuove attraverso una nuova ed unica veste, quella d’artista. Pop Up! Label Art è la narrazione di un territorio che usa il linguaggio dell’arte, fatto di immagini e suggestioni, per raccontarne i suoi prodotti di eccellenza.

La passione per l’arte della famiglia Petrini è una storia di lunga data. Oggi l’incontro con il Pop Up! e il desiderio condiviso di raccontare il nostro territorio e il nostro saper fare anche attraverso l’arte contemporanea nella declinazione Street.

Già il Cavalier Leonida Petrini, fondatore dell’azienda negli anni ’80, disegna e deposita un modello unico di anfora come contenitore speciale per l’olio; negli anni ‘90 la Fattoria Petrini viene scelta da Philippe Starck come una delle migliori nell’ambito della produzione biologica per la sua azienda OAO; inoltre, collabora con Rainbow per un’edizione speciale di olio arricchito di vitamine dedicato ai bambini, realizza un’etichetta brail per il Museo Omero e una bordolese etichettata con la Madonna col Bambino di Raffaello.

“Quando Pop Up! con il suo festival ci ha contattati per realizzare un murales utilizzando gli spazi aziendali, eravamo un po’ preoccupati dell’effetto e dell’impatto che avrebbe avuto la Urban Art sull’immagine della Fattoria Petrini che da sempre rivolge particolare attenzione ai temi dell’ecosostenibilità con la produzione di pluripremiati oli extra vergini biologici.
Lucamaleonte, giovane e fiero esponente di questo nuovo filone artistico, ci ha invece sorpresi, convincendoci dapprima con la bozza e poi con la realizzazione meticolosa dello splendido murales che ci onoriamo di mostrare, perfettamente in sintonia con l’ambiente circostante quasi mimetizzandosi con esso. Rappresenta con tutta la sua forza un ulivo con i suoi lunghi rami e le sue olive, simbolo di vita e di eternità mentre il falco che popola la nostra collina – sapientemente dipinto – assume un rilievo di primo piano, dominando indisturbato questo piccolo pezzo di paradiso, l’antico colle di San Vito dove un tempo sorgeva il vecchio villaggio Vitodunum, oggi Monte San Vito.
Questo, come altri, rappresenta un bell’esempio di come il cibo possa declinarsi in arte nel rispetto dell’ambiente circostante, creando un tutt’uno di indissolubile equilibrio ed armonia.”
Francesca Petrini

(contributo al testo di Gorgo Magazine)