Video di Igor Pitturi
Music by Tamburini di Offagna
& Mannaggiatte

L’arte esce dai musei, si appropria degli spazi della città per avvisare la gente tutta di quanto sta accadendo e magari convincerla che l’arte non va necessariamente ricercata nelle sale di un museo o di una galleria.
Balene ad Ancona. Fuga dal Museo” è l’istallazione/azione pensata da Andreco come una sorta di itinerario immaginario le cui protagoniste sono delle balene rappresentate mediante la tecnica della poster art.
L’installazione è composta da una serie di balene di carta di dimensioni variabili, da poche decine di centimetri a circa 21 metri. La balena mostra i suoi organi, come simbolo di affermazione della propria esistenza. L’opera rientra in un progetto piu’ ampio di arte urbana e sociale che coinvolge l’intera città di Ancona compresa tra il Museo della Città in piazza dei Papi e il Mercato del pesce che si trova nella zona del Porto Vecchio. L’opera finale comprende il percorso che unisce queste due aree della città e le strutture di partenza e di arrivo. Sulla facciata del Mercato ittico in un secondo momento è stata installata una balena di 20 metri in forma permanente. Avvistare dei cetacei nel centro d’Ancona è possibile ed è possibile seguirli nel loro improbabile tour cittadino verso l’agognato mare.

Fuga delle Balene è un intervento di Poster Art, che racchiude molteplici significati, rompe il confine museale per aprirsi verso la città; le balene “nuotano” sui muri seguendo una rotta cartografica psicogeografica, il cui punto di arrivo è l’acqua o comunque un habitat più congeniale all’animale. La balena è un simbolo, come lo sono i suoi organi interni.
L’istallazione/azione percorre spazi urbani periferici, architetture industriali, popola parchi, si mischia tra la gente e trova fonti d’acqua tra il cemento dei palazzi.